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Newsletter Osservatorio Europa n. 2_2014

Osservatorio Europa

Newsletter n. 2 del 27 gennaio 2014

 

CONVEGNI

FORMAZIONE 

SEGNALAZIONI EDITORIALI

GIURISPRUDENZA 

 

CONVEGNI

31 gennaio 2014, Monza

Le pronunce della Corte di Strasburgo e quelle della Suprema Corte di Cassazione: opinioni a confronto.

Il convegno, organizzato dalla Camera Penale di Monza con la partecipazione della Fondazione Forense di Monza e dell’Ordine degli Avvocati di Monza, vedrà gli interventi dell’avv. Domenico Battista (Avvocato del Foro di Roma), del prof. avv. Oliviero Mazza (Ordinario di Procedura penale all’Univesità di Milano Bicocca e componente dell’Osservatorio Europa dell’Unione delle Camere Penali) e dell’avv. Marco Negrini (Presidente della Camera Penale di Monza).

L’evento si terrà il 31 gennaio 2014, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 presso la Sala Bella dell’Istituto Scolastico Leone Dehon, Via Appiani n. 1, Monza.

La partecipazione al corso darà diritto a 3 crediti formativi.

Locandina

22 gennaio 2014, Milano.

L'acquisizione della prova e le garanzie difensive nei procedimenti per i reati lesivi degli interessi finanziari dell'Unione Europea.

Si è tenuto a Milano il convegno, organizzato dal Centro Studi di Diritto Penale Europeo unitamente all'Unione degli Avvocati Europei (UAE), all'Ufficio Europeo per la lotte antifrode (OLAF) e alla Camera Penale di Milano sul tema de “L'acquisizione della prova e le garanzie difensive nei procedimenti per i reati lesivi degli interessi finanziari dell'Unione Europea”.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il dott. Giovanni Canzio (Presidente della Corte d’Appello di Milano), il Prof. John Vervaele (Università di Utrecht), l’avv. Luigi Camaldo (Università di Milano), l’avv. Salvatore Scuto (Presidente della Camera Penale di Milano) e la Prof.ssa Francesca Ruggieri (Università dell’Insubria, nonché Componente dell’Osservatorio Europa dell’Unione delle Camere Penali).

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FORMAZIONE


14, 15 e 16 febbraio 2014, Venezia.

Corso di formazione su “La tutela dei Diritti Umani presso le Corti Europee”.

Il corso, organizzato da EIUC (Centro Inter-Universitario Europeo per i Diritti Umani e la Democratizzazione), tratterà i temi i seguenti temi: la prima sessione si concentrerà sui meccanismi di tutela giurisdizionale previsti dalla Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo, identificando gli attori coinvolti e gli aspetti procedurali relativi alla presentazione di un ricorso individuale presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (competenza della corte, ricevibilità del ricorso, esaurimento dei ricorsi interni); la seconda sessione, sempre dedicata alla Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo offrirà una panoramica sui diritti sostanziali tutelati dalla Convenzione e andrà in particolare ad approfondire la giurisprudenza della Corte identificando le pronunce di maggiore rilievo per il quadro nazionale in materia di diritto al rispetto della vita privata e familiare, libertà di espressione e diritto ad un equo processo; nella terza sessione il corso prenderà infine in esame la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e la sua applicabilità al contesto nazionale, nel quadro della normativa UE.

Tra i relatori, si segnalano: Guido Raimondi (giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo), Vladimiro Zagrebelsky (ex giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo), Bruno Nascimbene (avvocato e professore ordinario di Diritto Comunitario presso l’Università Statale di Milano), Roberto Chenal e Andrea Tamietti (avvocati con esperienza presso la Corte di Strasburgo).
L’evento si terrà dal 14 al 16 febbraio 2014 presso la sede EIUC a Venezia (Monastero di San Nicolò, Venezia-Lido) e la partecipazione all'intero corso darà titolo al riconoscimento di 16 crediti formativi.

Programma

14, 15 e 28 febbraio 2014; 1, 14 e 15 marzo 2014, Firenze.

Corso di aggiornamento sull’esecuzione penale “Il carcere, che pena”.

Il corso, organizzato dalla Camera Penale di Firenze, tratterà i temi i seguenti temi: “Fine della pena e fine pena mai” (I sessione; venerdì 14.2.2014, ore 15.30-18.30); “Misure alternative alla detenzione: attualità e proposte di riforma” (II sessione; sabato 15.2.204, ore 10.00-13.00); “Doppio binario: tutti dentro!” (III sessione; venerdì 28.2.2014, ore 15.30-18.30); “Condizioni detentive e tutela dei diritti” (IV sessione; sabato 1.3.2014, ore 10.00-13.00); “Carcere duro: le ragioni inconfessabili” (V sessione; venerdì 14.3.2014 ore 15.30-18.30); “Le prigioni degli altri. Comparazioni” (VI sessione; sabato 15.3.2014, ore 10.00-13.00).

Si segnala, in particolare, la VI sessione, dedicata alla situazione carceraria in Europa, in cui interverrà l’avv. Paola Rubini in qualità responsabile dell'Osservatorio Europa dell’Unione delle Camere Penali.

La partecipazione all’evento consente l'attribuzione di 1 credito formativo per ogni ora di effettiva presenza.

Programma

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SEGNALAZIONI EDITORIALI

S. Recchione - European Public Prosecutor Office. Anche gli entusiasti diventano scettici?, in www.dirittopenalecontemporaneo.it, 9 gennaio 2014.


Si tratta dell’intervento della dott.ssa Sandra Recchione (magistrato – componente del Comitato Scientifico del Consiglio Superiore della Magistratura) al Convegno organizzato dall’“Osservatorio Europa” dell’Unione delle Camere Penali tenutosi il 6-7 dicembre 2013 a Bologna, in cui si analizza in chiave decisamente critica la proposta di regolamento sulla istituzione dell’ufficio del Procuratore Europeo e si individua nella cd. “teoria dei controlimiti”, elaborata dalla Corte Costituzionale, lo strumento per tutelare le fondamenta del nostro assetto costituzionale investite dalla Proposta.


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GIURISPRUDENZA


Cass. pen., Sezioni Unite, 21 gennaio 2014 (ud. 28 novembre 2013), n. 2850


Il 17 luglio 2013, con l’ordinanza numero 30761, era stata rimessa alle Sezioni Unite la seguente questione: “Se la competenza funzionale ad emettere il mandato d’arresto europeo per l’esecuzione di una misura cautelare spetti al giudice che l’ha applicata, anche se il procedimento penda davanti ad un giudice diverso, oppure al giudice che procede”.


Le Sezioni Unite della Corte di cassazione, privilegiando un’interpretazione sistematica, hanno affermato il seguente principio di diritto: “La competenza funzionale ad emettere il mandato d’arresto europeo per l’esecuzione di una misura cautelare custodiale, anche in funzione del conseguimento dell’assenso alla consegna suppletiva, spetta al giudice investito della competenza sulla gestione della misura nel procedimento in cui la stessa è stata disposta”; pertanto, nella procedura attiva di consegna la competenza funzionale ad emettere il mandato d’arresto europeo spetta al giudice che procede. Nella specie, il principio in questione è stato applicato a un’ipotesi in cui il mandato di arresto europeo era stato emesso nell’ambito di una procedura di estensione attiva della consegna, al fine di sottoporre una persona, già ristretta in Italia in esecuzione di un precedente m.a.e., ad un ulteriore provvedimento restrittivo concernente un fatto anteriore e diverso da quello per cui era stata disposta la consegna.

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